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                                                                     DAI MONTI AL MARE

Nel    lontano 1947, pochi giorni prima del Natale (il 20 dicembre), in un grazioso paesino della Valle Camonica,  chiamato Gianico (BS), nasceva un bambino a cui i genitori diedero il nome di Alberto  a cui aggiunsero  Giovan Battista per ricordare i nonni; era il secondogenito e dopo di lui la famiglia si arricchì di altri tre maschi, completando così la famiglia: cinque figli maschi. Il papà Battista si ammalò presto di silicosi avendo lavorato come minatore in Francia e nel giro di pochi anni il Signore lo chiamò a sé (1958) e prima di morire disse alla moglie Giulia (oggi ultra novantenne): “non ti preoccupare se resterai vedova con cinque figli, dal cielo io ti accompagnerò sempre”. In queste parole è da ricercare la vocazione sacerdotale che sentii nel mio cuore, per cui entrai in Seminario e il 13 giugno 1974 fui ordinato sacerdote dal Vescovo ausiliare di Brescia.  

La mia prima esperienza sacerdotale mi vide impegnato per un anno come Vice-direttore nel nostro (della Sacra Famiglia) collegio di Martinengo (BG). Essendo però mio desiderio di lavorare in una parrocchia, l’anno seguente fui nominato Vice-parroco in una parrocchia di Milano; parrocchia di estrema periferia e luogo di violenza e di emarginazione: il quartiere si chiama Quarto Oggiaro! Dopo sette anni di difficile apostolato fui trasferito per quattro anni, come parroco, in un piccolo paese del Canton Ticino (Caslano), al termine dei quali mi fu chiesta la disponibilità a tornare a Quarto Oggiaro come parroco, e lì rimasi per altri otto anni. Terminata l’esperienza milanese, mi fu proposto un trasferimento a Roma nella parrocchia della Sacra Famiglia al Portuense, dove fui impegnato, come parroco, per circa 15 anni. 

A questo punto del mio cammino sacerdotale entrai a svolgere il mio ministero sacerdotale (sempre in ubbidienza ai miei superiori) nella diocesi di Porto-Santa Rufina; dopo una breve esperienza a Ceri e poi a Fregene, ora la Provvidenza mi ha fatto giungere a Ladispoli, nella giovane parrocchia di San Giovanni Battista.

 Una supplica al mio com-patrono perché guidi e illumini il mio cammino nella parrocchia a lui dedicata.

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